Zul-Che-Quon | Creature dei Miti di Cthulhu

Zul-Che-Quon

Quanto segue non vuole essere un'enciclopedia: ottimi studiosi l'hanno già compilata. È invece  un'esposizione narrativa della mia visione e del mio lavoro sui  Miti di Cthulhu come autore e creatore di giochi di ruolo, basato sulla mia fantasia ma anche sui grandi scrittori che hanno creato questo universo.

Zulchequon (scritto con o senza trattini, a volte anche ZuSahQuon) è una delle molte creature che non fanno parte della mitologia originale di H.P. Lovecraft, ma che sono state create dagli scrittori che hanno preso spunto dalla sua opera. Tutti insieme hanno dato e continuano a dare vita a un intero universo, sviluppando le potenti idee narrative di HPL.

Zulchequon si può trovare in "Dead of Night” e "The Descent into the Abyss” di Lin Carter e Clark Ashton Smith; ma in particolare in "Bells of Horror” di Henry Kuttner, che viene considerato il primo che lo abbia menzionato in maniera estesa e compiuta.
Con molta modestia di fronte a tali giganti della letteratura fantastica, anch’io nei miei racconti e nelle mie avventure per gioco di ruolo o librogame sviluppo in maniera autonoma  la figura di Zulchequon. In particolare, questa entità è uno dei protagonisti della campagna L'Orrore della Nube Urlante.

ZulCheQuon

Zul Che Quon nell'interpretazione di DaDonYordel su Deviant Art

Zulchequon è uno dei Grandi Antichi, forse uno di quelli dagli scopi e dalla natura più oscuri. Viene più spesso chiamato La Notte Antica o L’Oscuro Silente. Le sue principali manifestazioni sono un’oscurità e un silenzio assoluti, totalizzanti, innaturali: una specie di buco nero vivente. 
A causa di queste sue caratteristiche, in pratica non esistono sue rappresentazioni visive o pittoriche affidabili. Non si sa se abbia una reale forma corporea o se sia soltanto assoluta negazione della luce, del suono e di tutto ciò che attiene alla vita così come la conosciamo. Fra le creature denominate Grandi Antichi è uno dei più impenetrabili e alieni, il cui scopo potrebbe essere la nullificazione totale di tutto ciò che esiste.
Secondo un'interpretazione dei Manoscritti Dzyan, risalenti  a una remota antichità e provenienti dal Tibet, sembra che sia il figlio dell'entità chiamata Ubbo-Sathla (secondo alcuni, anch'esso un Grande Antico, secondo altri creatura di diversa origine). 
Zul-Che-Quon  è nominato in questi manoscritti come l’ultima progenie della più antica Notte,  da cui il nome La Notte Antica. A sua volta, pare che abbia generato un’altra creatura, Cyægha, un essere tentacolare volante, con un unico grande occhio.

Il suo elemento d’influenza è la terra, così come lo è per Ubbo-Sathla. Ma, a differenza di Ubbo-Sathla che forse vive nelle profondità del nostro pianeta generando mostri senza sosta, Zul-che-quon lasciò la Terra decine di migliaia di anni fa e dimora in un luogo sconosciuto negli abissi interstellari, annichilendo soli e pianeti. Secondo i Manoscritti Ponape, invece, lo stesso Zul-Che-Quon si troverebbe ancora sotto l'Oceano Pacifico.

ponape 1

Pagina dei Manoscritti Ponape

Zulchequon fu uno degli dei principali dell’antico continente di Mu, e veniva adorato con canti e particolari campane tubolari di svariate dimensioni, alcune minuscole e altre enormi. 

Se percosse in un certo modo, queste campane assorbivano i suoni anziché produrli.
Le campane venivano utilizzate anche come strumento di sacrificio, perché insieme ai suoni assorbivano e cancellavano i pensieri e la mente della vittima, sostituendoli con l’Oscurità e il Silenzio di Zulchequon. La vittima moriva fra atroci sofferenze, mentre il suo cervello diventava liquido e colava dal naso e dagli occhi.

I Sacerdoti dell'Isola di Mu narravano che la sua venuta sarebbe stata annunciata da un freddo soprannaturale e un’oscurità improvvisa. Ha il potere di scatenare devastanti terremoti planetari.
Fra i suoi servitori vi sono le creature denominate ‘I nascosti’, il cui capo è Tsunth, ma i canti sacri fino a noi pervenuti non danno altre informazioni riguardo alla natura di questi esseri. Nella campagna gdr
L'Orrore della Nube Urlante, pubblicata nel 2018 io ho creato un altro servitore, Shuxyuagh o La Nube Urlante, in qualità di suo primo araldo sulla Terra.


I contenuti di questa pagina sono rilasciati per utilizzo gratuito non commerciale secondo licenza Creative Commons, con la preghiera di citare il suo autore, Valter Carignano.




Privacy Policy