VOCE E CANTO
8. Canto e Rilassamento

CANTO E RILASSAMENTO
Si sa, una buona parte del tempo la passiamo su internet. Magari partiamo con l’idea di cercare qualcosa e poi invece ci perdiamo dietro a mille link che ci portano lontano da dove volevamo andare. Oppure, come è capitato ieri a me, ci fanno scoprire cose interessanti su Canto e Rilassamento.
O meglio, su come rovinarsi la voce seguendo metodi errati e antifisiologici, ma andiamo con ordine.
Piccola premessa: questo articolo è un po’ tecnico, nel senso che dà per scontata la conoscenza di alcune cose specifiche, come per esempio cosa sia ‘la muscolatura accessoria’. Se avete dubbi, potete sempre scrivermi.
Sono su una pagina che si qualifica come professionale per quanto riguarda la tecnica vocale di cantanti, attori e professionisti della voce, e anzi è la pagina ufficiale di uno dei tanti metodi di canto che spuntano come funghi seguendo le varie mode. Come sempre, non faccio nomi.
Sulla pagina leggo che la muscolatura accessoria gioca un ruolo altrettanto fondamentale nella fonazione di quello della laringe. Fino a qui, poco da dire: forse il termine laringe è un po’ generico, ma in questo caso secondo me accettabile. E certo, il credere che tutto dipenda esclusivamente dalla laringe è come credere che una chitarra sia fatta dalle sole corde, senza tutto il resto. O, per cambiare ambito ed essere chiari per tutti, credere che un’automobile sia fatta dal solo motore, senza ruote, batteria, ammortizzatori, sedili… quindi fino a qui ci siamo.
IL CANTANTE DEVE ESSERE UN ATLETA?
Ma le cose peggiorano subito, almeno dal mio punto di vista. L’articolo rimanda a un’altra pagina in cui campeggiano fotografie di persone giovani che fanno jogging, pesi, si allenano. Sono naturalmente persone senza un filo di grasso, talvolta con una muscolatura molto pronunciata. Cioè atleti, di livello medio o forse più, ma in ogni caso atleti e non cantanti.
Siccome un’immagine vale più di mille parole, almeno per chi è disattento e a quell’immagine si ferma, quello che sembra trasmettere l’articolo: se volete cantare o usare la voce a livello professionale, dovete essere degli atleti. Giovani, per di più.
Mi sembra una follia, di sicuro ho capito male io che sono malpensante. Vado avanti a leggere.
I miei dubbi vengono subito risolti. Poco oltre, nella pagina è scritto chiaramente che ‘un mero uso fisiologicamente corretto della voce’ lascia il tempo che trova, mentre ‘una buona funzione corporea è garanzia di un’ottima prestazione vocale e artistica’.
Garanzia, dice proprio così. Poniamo attenzione a queste parole, sono come macigni, e in effetti sono la pietra tombale sulla voce di chi seguirà questo metodo.
Quindi, se sei un’atleta canterai bene, è garantito, lo dicono chiaramente. Altrimenti no.
Inutile perdere tanto tempo a studiare canto, dizione, recitazione, stile, interpretazione: quattro o cinque ore di palestra al giorno vi garantiscono che userete la voce perfettamente.
Sono stupefatto.
Mi vengono in mente generazioni di cantanti lirici decisamente sovrappeso, che hanno fatto carriere lunghissime.
Penso ad attori di teatro mai entrati in palestra che recitano fino a novant’anni, senza microfono.
La mia mente va a regine del jazz/blues dalle forme giunoniche e che proprio in forma (secondo i canoni dell’articolo) non si possono definire. E cantanti pop-rock eccelsi, ma dal fisico normalissimo, pure un po’ rachitici…
Insomma, persone comuni come me e voi, ma che cantano, recitano, usano la voce perfettamente. Per anni e anni, e ai massimi livelli.
Secondo l’articolo, tutti sarebbero eccezioni, una specie di mostri di natura.
IL CANTO NON È IL SOLLEVAMENTO PESI
L’articolo poi continua dicendo che, per imparare a cantare, si utilizzeranno diverse metodologie provenienti da svariati ambiti del fitness.
Ma come, del fitness? Io voglio cantare, mica andare in palestra!
E quindi?
E quindi, il mistero è presto svelato. La tecnica di canto, se così si può dire, che il sito e il metodo propagandano è una tecnica antifisiologica, basata sul tentativo di controllare in maniera conscia e analitica i vari muscoli che concorrono alla fonazione, cioè alla parola e al canto. E questo è fisicamente impossibile, perché questi muscoli fanno invece parte di un sistema neuromuscolare molto complesso che si attiva tramite la volontà, certamente, ma che si attiva in modo naturale e spontaneo. Per attivarsi in modo corretto, è necessario che non ci siano tensioni: per questo canto e rilassamento sono strettamente collegati.
Questo vale anche per la respirazione. Ne ho parlato un poco in questo articolo
e anche in questo
Abbiamo detto che si attiva in modo naturale e spontaneo, per effetto della volontà. Per esempio, infatti, quando vogliamo parlare mica pensiamo a unire le corde vocali, alla pressione del fiato necessaria per metterle in vibrazione, ai muscoli che concorrono alla fonazione, ai movimenti della lingua… parliamo e basta.
Di conseguenza, se io per cantare utilizzo una tecnica del canto ‘muscolare’, che tenta di controllare consciamente ogni muscolo, essendo questo impossibile non farò altro che crearmi tensioni e rigidità, che mi daranno l’illusione del controllo.
Questo accumulo di tensioni mi renderà tutto incredibilmente difficile, molto faticoso, dovrò davvero utilizzare un mucchio di energia per cantare. Da qui l’insistenza sulla forma fisica e sul fitness, nel tentativo di porre rimedio a un sistema squilibrato, tensivo e ipercinetico, cioè che utilizza in maniera eccessiva e non corretta i muscoli.
Come dire: il metodo di canto che seguo mi ha creato mille tensioni per cui per cantare mi stanco come una bestia, e invece di lavorare per scioglierle (cioè cambiando metodo di canto) mi pompo i muscoli così riesco a superare quelle tensioni.
Superare, non eliminare.
E pensare che sarebbe bastato non crearle, le tensioni. Ma forse così era troppo semplice.
E soprattutto non abbastanza alla moda.